Il progetto FoodE (Food Systems in European Cities, www.foode.eu), avviatosi nel Febbraio del 2020 e finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del bando H2020-SFS-24 “Innovative and citizen-driven food system approaches in cities“, è un progetto quadriennale coordinato dal Prof. Francesco Orsini (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie e Alimentari dell’Università di Bologna).
Il consorzio del progetto comprende 24 partner (tra cui università, amministrazioni comunali, PMI e organizzazioni di produttori) provenienti da 8 differenti nazioni Europee (Italia, Germania, Olanda, Francia, Spagna, Slovenia, Norvegia e Romania).
L’obiettivo del progetto è quello di favorire la creazione di sistemi alimentari urbani partecipati, riunendo iniziative locali da tutta Europa e co-sviluppando e diffondendo una serie di strumenti – in collaborazione con il mondo accademico, i cittadini e le start-up del sistema alimentare – per garantire l’applicazione delle conoscenze intersettoriali più aggiornate.
La sfida principale del progetto FoodE è quindi quella di aggregare i modelli più sostenibili di sistemi alimentari nel contesto città-regione (City-Region Food Systems o CRFS) e consentire la co-progettazione di esperienze pilota innovative, promuovendo la salute e il benessere dei cittadini europei.
Questa sfida sarà affrontata avviando un processo di co-progettazione, basato sui principi della Citizen Science e della Ricerca e Innovazione Responsabile, in cui autorità pubbliche, cittadini, principali attori economici e organizzazioni no-profit condivideranno idee, strumenti, buone pratiche e nuovi modelli, sostenendo le città nel diventare centri per l’innovazione dei sistemi alimentari.
I risultati del progetto avranno impatto economico e sociale tramite la creazione di posti di lavoro, la promozione dell’economia locale, il rafforzamento del ruolo delle comunità locali nel rispetto degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, così come l’identificazione e il rafforzamento delle relazioni tra i diversi attori della filiera alimentare.
Per raggiungere questi risultati sono state previste diverse fasi:
La prima ha come obiettivo la definizione di una metodologia per l’analisi della sostenibilità e la conseguente classificazione delle diverse tipologie di sistemi alimentari urbani. Per fare ciò è stato creato un vasto inventario di CRFS a livello europeo, dei quali è in corso la valutazione della sostenibilità economica, sociale ed ambientale.
La seconda fase ha invece come obiettivo la promozione di azioni di interazione tra i diversi CRFS. A tal fine è in corso la creazione di un’app per la valutazione ed il monitoraggio dei CRFS da parte degli stessi cittadini che li frequentano. Il progetto prevedeva in questa fase attività di sensibilizzazione e coinvolgimento di ragazzi in età scolare. Queste sono già state attivate per gli studenti della scuola secondaria, mentre sono in fase di rimodulazione per gli studenti della scuola primaria a causa dell’attuale situazione emergenziale.
Il terzo step ha come obiettivo quello di aumentare l’accesso a cibo sano e di alta qualità. Il progetto ha già infatti avviato azioni di co-progettazione per la creazione di 15 progetti pilota, dei quali tre si svilupperanno in Italia, a partire da Marzo 2021, e precisamente due nella città di Bologna e uno nella città di Napoli. Nello specifico, questi tre progetti riguarderanno la creazione di una vertical farm presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari dell’Università di Bologna con finalità didattiche e produttive, un parco alimentare urbano nella città di Napoli dove verranno realizzate delle serre produttive e un mercato contadino, e un piano di rigenerazione urbana nel quartiere Savena della città di Bologna dove verranno avviate attività di agricoltura urbana dedicate a fasce deboli della popolazione con finalità di integrazione sociale.
La quarta fase, che verrà avviata a partire da Febbraio 2022, prevede la creazione di uno strumento che mobiliti cittadini, municipalità e operatori dei CRFS nella valutazione della sostenibilità, attraverso l’identificazione di modelli d’impresa innovativi e la creazione di un apposito “marchio” che certifichi la sostenibilità dei CRFS.
Infine, l’ultima fase è la fase di promozione e diffusione dei risultati ad altre città europee. In questa fase verranno sviluppate linee guida che identificheranno i principali attori e le migliori pratiche provenienti dai progetti pilota e un manuale europeo sulla sostenibilità dei sistemi alimentari nel contesto città-regione.
Per maggiori info, si rimanda al sito web ufficiale del progetto: www.foode.eu