Molte metropoli del mondo hanno già avviato delle strategie alimentari (Food Policies) per affrontare il tema del cibo in città, eppure a Roma, Comune agricolo più grande d’Italia, le politiche del cibo sono frammentate e settoriali. Per questo Terra! e Lands Onlus hanno lanciato “Una Food Policy per Roma”, una analisi del sistema alimentare romano e laziale che ha l’obiettivo di evidenziarne criticità e prospettive, lanciando alle istituzioni 10 proposte per avviare una politica del cibo tesa alla sostenibilità, alla tutela dei produttori locali e al diritto a un cibo ecologico e di qualità.
“Una Food Policy per Roma” è anche un percorso partecipato, che Terra! e Lands hanno condiviso con oltre 50 organizzazioni e singoli individui che rappresentano il mondo della ricerca, della produzione e della società civile attivo sui temi dell’agricoltura, del cibo e della solidarietà nella capitale. Questo percorso è confluito in un comitato promotore per la Food Policy di Roma, organismo che ha sposato una serie di proposte chiave da cui partire per spingere le istituzioni a lavorare organicamente sul tema.
Le priorità individuate dal gruppo di lavoro e dal comitato promotore sono:
- incrementare l’accesso alle risorse primarie per la produzione agricola, al fine di promuovere la nascita di nuove imprese guidate da giovani agricoltori;
- promuovere modelli di agricoltura sostenibile sostenendo la coltivazione biologica e l’agroecologia;
- favorire il rientro dei produttori diretti nei mercati rionali, valorizzare le esperienze di filiera corta (farmers’ market, gruppi di acquisto solidale, Community Supported Agriculture) e le reti di economia solidale;
- riscrivere le relazioni tra città e campagna su scala metropolitana, favorendo l’approvvigionamento di prossimità utilizzando la leva dell’appalto pubblico a partire dal settore delle mense scolastiche, degli ospedali e delle altre strutture pubbliche sul territorio;
- promuovere le specificità territoriali legate al cibo e al territorio, sperimentando sistemi di tracciabilità della filiera e di denominazione comunale o municipale;
- prevenire e poi ridurre drasticamente gli sprechi alimentari in tutte le fasi della filiera, favorendo l’accesso al cibo da parte delle fasce sociali più deboli tramite il sostegno alle iniziative di recupero e redistribuzione;
- promuovere, in particolare nei contesti urbani e periurbani, tutte le forme di multifunzionalità, sia quelle a maggiore valenza sociale, sia quelle a maggiore valenza economica;
- aumentare il livello di consapevolezza dei cittadini rispetto alle questioni del cibo, dell’agricoltura e del territorio attraverso un piano di educazione alimentare e ambientale che parta dalle scuole, dal sistema delle aree protette e dalla rete degli orti urbani;
- prevenire il consumo di suolo, e altri fenomeni di degrado della terra;
- Misurare i servizi forniti dal sistema agro-silvo-pastorale metropolitano a favore del benessere, favorendo l’integrazione di questi valori nei processi di pianificazione e gestione del territorio.
Rassegna stampa:
Per maggiori informazioni: politicadelciboroma@gmail.com
Per aderire al Comitato Promotore: https://forms.gle/S5WQACyqwpS15AQU6